Operiamo in un quartiere dove il problema dell'integrazione è all'ordine del giorno e quindi la viviamo come fonte di ricchezza: abbiamo attualmente 111 iscritti dai 5 anni in su provenienti dai più diversi angoli del mondo con le loro culture, religioni e abitudini alimentari.
Il punto di unione è il calcio: il campo di via Pascoli a Busto Garolfo è diventato luogo di gioco, condivisione e integrazione. «Crediamo che una società sportiva debba riconoscersi come agenzia educativa pronta a fare dell'accoglienza verso tutti una regola di gioco.
Partecipiamo ai Campionati del Centro Sportivo Italiano e ne condividiamo anche il progetto educativo.
Non facciamo pero' solo attività agonistica ma cerchiamo di portare avanti anche dei piccoli progetti educativi in collaborazione con il Comune di Busto Garolfo e i Servizi Sociali.
In questo ambito quest'anno abbiamo dato vita al progetto di Educazione alle Legalità e al rispetto delle regole.
Attraverso il rispetto delle regole si crea l'atmosfera giusta perché la società possa crescere e far si che ognuno possa trovare il suo habitat naturale.
Questo vale sia a scuola che al lavoro ma anche nel mondo dello sport.
Oggi riscontriamo invece un continuo sopruso delle regole: non importa come ma l'importante è che io abbia successo ...a scapito degli altri.
Per diffondere la cultura della legalità, bisogna partire educando i giovani.
"Lo SPORT visto come Strumento di Educazione"
ogni ragazzo deve poter trovare nello sport il suo spazio, con la sua personalità e la sua specificità